Il 13/01/2012 la nave Costa Concordia con il Comandante Francesco Schettino naufragava in prossimità dell’Isola del Giglio (GR). Erano le ore 21:45 circa quando la nave impattava con il lato sinistro lo scoglio delle scole determinando una falla di circa 70 metri di lunghezza.
Dopo circa 1 ora e 20 minuti dall’impatto la nave, procedendo alla deriva, si adagiava sul fondale della punta della Gabbianara con una inclinazione finale sul lato dritto di circa 80°.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto espletava indagini ed iscriveva nel registro degli indagati il Comandante Francesco Schettino ed altri.
L’Avv. Prof. Eraldo Stefani veniva nominato difensore della persona offesa Fehrer Robert, nato a Budapest, fratello di Feher Sandor, violinista facente parte dell’orchestra che morì in occasione del naufragio della nave.
Con il conferimento del mandato difensivo lo Studio dava subito inizio all’attività di indagine difensiva.
A tal proposito, veniva organizzato, in data 19/06/2012, un sopralluogo in superficie e subacqueo per esaminare il fondale ove sarebbero state rinvenute le due ancore della nave.
Dall’indagine subacquea svolta sotto il relitto della Costa Concordia emergevano importanti prove riguardo la dinamica della manovra effettivamente posta in essere dal Comandante Schettino, nei momenti immediatamente prossimi all’impatto con lo scoglio. Difatti, il rinvenimento delle due ancore con le catene “abbisciate”, o arrotolate, evidenziava che le ancore non avevano lavorato e non avevano arato il fondale. Questa è stata una delle più importanti prove documentale ex art. 234 c.p.p. prodotte durante il Giudizio.